LP FEATURE
Quattro anni fa la pandemia ha scosso dalle fondamenta il nostro rapporto con la realtà quotidiana, cambiando il nostro modo di vivere le relazioni sociali e imponendo momenti di riflessione sul come vivere il tempo che ci rimane. Oggi la situazione non è migliorata tra guerre, genocidi in atto e scenari che si ripresentano dai cassetti più nascosti e reconditi della storia, che anche solo pochi anni fa avremmo immaginato impossibili anche solo al pensiero. Come si pone il cinema contemporaneo rispetto al nostro rapporto con essa? E’ semplice e fedele fotografia dell’oggi o ancora frontiera verso un mondo altro, evasivo?
Nell’atto di creare questa selezione me lo sono chiesto più volte, e non sono arrivato ad una risposta precisa. Possiamo dire entrambi. In Les Jours heureux (presentato all’ultimo festival di Toronto) vivamo con Emma (una splendida Sophie Desmarais) le ambizioni di carriera di una giovane e talentuosa direttrice di orchestra che si scontrano però con la tossicità dei rapporti familiari e con le incognite di quelli sentimentali, in Never A Masterplan, primo lungometraggio di fiction dell’italiano Giorgio Guernier, siamo catapultati nella vita e le difficoltà di 5 giovani artisti che cercano di sopravvivere in una città tanto grande come Londra, e che tanto può dare quanto può togliere, in After di Anthony Lapia (presentato alla Berlinale 2023), i club sono, nell’adrenalina e nel movimento frenetico dei corpi mossi dalla musica techno, il rifugio temporaneo di una generazione sempre a metà tra disillusione e speranza. In The Cord of Life (presentato al Festival di Cannes 2023), la realtà è il dramma di una mamma malata di Alzheimer che viene legata a se dal figlio (proprio con una corda) e riportata nei suoi luoghi di origine in un viaggio poetico tra musiche e ricordi dove la corda e un trattenere a se metaforico una realtà e un tempo che non esiste più, mentre in The K-Pop Story viviamo in prima persona dagli occhi di Dong-geun una realtà presentissima quella del K-Pop, industria multimillionaria che sta facendo impazzire il mondo. L’evasione la troviamo nel folle The Invisible Fight, un esilarante “Kill Bill” in salsa baltica ai tempi dell’ex-Unione Sovietica scandito a colpi di kung-fu e musica dei Black Sabbath. In quale di queste situazioni ci troviamo più aderenti? A tutte e a nessuna forse, ma questa scelta lascio a voi.
Alessandro Battaglini / Curatore
DAY 2 > SAB 24 FEB
16.00
Cinema Massimo – Sala Cabiria 1
THE K-POP STORY
di Yun Jae-yeon (Corea del Sud, 2023, 85′) – Anteprima italiana
18.30
Cinema Massimo – Sala Soldati 3
AFTER
di Anthony Lapia (Francia, 2023, 71′)
DAY 3 > DOM 25 FEB
16.00
Cinema Massimo – Sala Soldati 3
THE CORD OF LIFE
di Sixue Qiao (Cina, 2022, 96′)
DAY 4 > LUN 26 FEB
18.30
Cinema Massimo – sala Cabiria 1
NEVER A MASTER PLAN
di Giorgio Guernier (Italia/Regno Unito, 2022, 92′)
In apertura: LEPRE – LIVE
DAY 5 > MAR 27 FEB
16.00
Cinema Massimo – sala Soldati 3
THE INVISIBLE FIGHT
di Rainer Sarnet (Estonia, 2023, 115′) – Anteprima italiana
18.00
Cinema Massimo – Sala Cabiria 1
DAYS OF HAPPINESS
di Chloé Robichaud (Canada, 2023, 118′) – Anteprima italiana
DAY 6 > MER 28 FEB
18.00
Cinema Massimo – Sala Soldati 3
AFTER
di Anthony Lapia (Francia, 2023, 71′)
DAY 7 > GIO 29 FEB
16.00
Cinema Massimo – Sala Soldati 3
NEVER A MASTER PLAN
di Giorgio Guernier (Italia/Regno Unito, 2022, 92′)
18.15
Cinema Massimo – Sala Cabiria 1
THE K-POP STORY
di Yun Jae-yeon (Corea del Sud, 2023, 85′)
DAY 8 > VEN 01 MAR
16.00
Cinema Massimo – Sala Soldati 3
THE CORD OF LIFE
di Sixue Qiao (Cina, 2022, 96′)
DAY 10 > DOM 03 MAR
15.30
Cinema Massimo – Sala Cabiria 1
THE INVISIBLE FIGHT
di Rainer Sarnet (Estonia, 2023, 115′)
18.15
Cinema Massimo – Sala Soldati 3
DAYS OF HAPPINESS
di Chloé Robichaud (Canada, 2023, 118′)