LP DOC – SYSX

Dalla Woodstock di Fatboy Slim, al padre della techno, Morton Subotnick, da Brigitte Fontaine, iconica provocatrice della chanson française,  ai Crass, prima vera band anarcho-punk fautrice dell’etica dell’autoproduzione, dalla bossa nova di Elis Regina e Tom Jobim, al drone metal degli Earth, band di Seattle capitanata dal migliore amico di Kurt Cobain (colui che gli vendette il fucile cui la star si sparò), le storie dell concorso documentari di SYS X sono la prova del continuo rinnovamento dei codici espressivi del cinema a tematica musicale.

Il groove del DJ più importante del mondo del film Fatboy Slim: Right Here, Right Now diventa colonna sonora di un immenso rave sulla spiaggia di Brighton, in cui la celebrazione del mito, tra meticolose ricostruzioni della polizia e suspence, per poco non si trasforma in tragedia.

Il suono elettronico di Subotnick: Portrait of an electronic pioneer, ci porta, in mezzo a visioni psichedeliche, alla scoperta di un musicista che con uno dei primi sintetizzatori al mondo, il Buchla, diventa, dopo una vita senza compromessi, punto di riferimento delle giovani generazioni.

Le parole a tutto schermo, come in un vecchio film di J.L. Godard, di Brigitte Fontaine, réveiller les vivants diventano motivo visivo per raccontare la caleidoscopica carriera di una cantante-poetessa, un Serge Gainsbourg in minigonna e stivali, nemica del politically correct e del maschilismo che, tra collaborazioni con The Art Ensemble of Chicago e Sonic Youth, lotta per affermare la forza creativa femminile.

La frammentazione del racconto di Crass – The sound of Speech restituisce la storia degli alfieri del DIY (do it yourself) con la loro iconografia antisistema, al pari dei collage dadaisti in bianco e nero con cui incartavano i loro dischi.

Il ritorno alla pellicola mentre da un lato, con il 16mm di Elis&Tom, serve a recuperare il passato con l’intento di cogliere il commovente connubio tra due artisti che si cela dietro le session di registrazione di uno tra i più significativi album della musica brasiliana dall’altro, con il Super8 di Even Hell Has Its Heroes, diventa invece una sgranata cassa di risonanza del presente: il decadente paesaggio suburbano americano di cui gli infiniti loop di drone music degli Earth sembrano il prolungamento.

Paolo Campana / Curator