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SYS8 DIARY – DAY 5

A cura della redazione Seeyousound

“L’Italo Disco – e più in generale la musica dance prodotta in Italia tra la fine dei settanta e gli anni ottanta – è in realtà tornata di moda da tempo dopo un appannamento durato, in sostanza, tra gli anni novanta dell’avvento del vinile e lo sviluppo di internet, che poco a poco ha cominciato a re-immettere nel circuito della nostalgia vecchie musiche, meglio se un po’ cheesy”.

Ennio Bruno, giornalista musicale
Il Giornale della Musica

LA NUOVA SCUOLA GENOVESE

La storia del cantautorato genovese in due generazioni a confronto molto diverse ma che attingono entrambe dalla stessa necessità: cercare la verità con le parole. È il tema del documentario La nuova scuola genovese presentato in sala dai registi Yuri Dellacasa e Paolo Fossati e dall’autore Claudio Cabona, tutti giovanissimi e con il sacro furore di farci ascoltare la voce di Genova in un ardito parallelismo tra la “vecchia scuola” di Gino Paoli, Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè e una nuova generazione di rapper/trapper che si sono imposti sulla scena musicale a suon di rime sbocciate dal profondo delle proprie radici culturali.

L’autore ha creato le coppie di autori a confronto nel film assecondando le inclinazioni dei rapper: Bresh/Cristiano de Andrè, Demo/Gian Piero Reverberi, Tedua/ Gino Paoli, Izi/Dori Ghezzi. Quello che ne emerge è una forte similitudine tra le due generazioni apparentemente distanti: l’attitudine alla narrazione, l’attaccamento ai vicoli, alle contraddizioni, al mare, alle bellezze di Genova, il desiderio di esprimere la realtà senza filtri, lontano da ipocrisie e falsi miti. “È un film che parla di musica ma è un grande atto di amore nei confronti di Genova” commenta così Federico Sirianni intervenuto in sala alla fine del film.

L’autore Claudio Cabona ha spiegato come l’idea del film si sia fatta strada nel 2016 da una curiosità personale, derivata dal suo mestiere di giornalista musicale e abbia cominciato a prendere forma nel 2018 quando ha deciso di sottoporla ai registi. “E’ come se mi fossi trovato per le mani un blocco di marmo pregiato pronto da scolpire e i registi abbiano saputo interpretare esattamente la mia idea dando forma ad una statua”.

Quella che per i registi inizialmente è parsa un’impresa impossibile si è trasformata in una magnifica ode a Genova (impreziosita dalla poesia Litania di Caproni) e al cantautorato italiano. Con il funambolico intervento finale di Fossati e Marrakesh a confronto volevano che il dialogo travalicasse i confini di Genova per interrogarsi se i rapper di oggi sono i veri eredi del cantautorato italiano.

ITALO DISCO - THE SPARKLING SOUND OF '80s

Esplosione di allegria e leggerezza per l’attesissima anteprima italiana di Italo Disco – The Sparkling Sound of ‘80s di Alessandro Melazzini che ci ha trascinato nei favolosi anni Ottanta. Uno dei momenti più entusiasmanti del festival grazie ad una parata di grandi ospiti, protagonisti della musica dance nostrana che negli anni ’80 spopolò all’estero anticipando mode e generi musicali in Italia e all’estero.

Accolti con grande affetto dal pubblico come veri e propri divi, con chi faceva a gara per un selfie, Roberto Zanetti in arte Savage Johnson Righeira, che hanno strappato applausi a scena aperta ad ogni loro apparizione sullo schermo e cori sui tormentoni che ci hanno regalato;

il sociologo Ivo Stefano Germano, che con le sue raffinate riflessioni nel film ha messo insieme i tasselli di una cultura controversa, folle e irresistibile, bollata come trash, apparentemente superficiale, ma intelligentissima;

Claudio Casalini, decano dei dj romani, Daniele Baldelli, mitico dj del Cosmic, Roberto Onofri, autore di Let’s Go Out, brano usato nel film e nel trailer come colonna sonora, Luca Vasco, compositore delle musiche originali e Flavio Rosati, autore delle coloratissime e divertenti illustrazioni animate presenti nel film.

In questo nostro articolo intitolato “C’era una volta l’Italo Disco”, Paolo Campana riflette non solo sul film ma in generale sul fenomeno che tanto caratterizzò quegli anni, dalla sua genesi al suo tramonto, mentre attraverso l’intervista a Melazzini per il Giornale della Musica, Ennio Bruno e Jacopo Tomatis si interrogano sul presunto ritorno dell’Italo Disco, la quale forse in realtà non ci aveva mai veramente lasciato.

SOUL POWER

La quinta serata di Seeyousound si conclude con Soul Power, una delle proposte della sezione Rising Sound: Music Is The Weapon.

La curatrice Juanita Apraez Murillo introduce il film con l’ospite speciale Bushiti Mutangi Daudet, presidente e fondatore dell’associazione congolese CONGOHELP, fornendo gli strumenti necessari al pubblico per contestualizzare storicamente e geograficamente il documentario.

Il film di Jeffrey Levy-Hinte si focalizza su Zaire74, il festival di tre giorni inizialmente concepito come evento promozione del rumble in the jungle, lo storico incontro di boxe tra George Foreman e Muhammad Ali avvenuto a Kinshasa nel 1974 e considerato uno degli eventi sportivi più importanti di tutti i tempi.

Il festival finisce per essere molto di più di questo, incorporando nella scaletta le voci inconfondibili dei più noti artisti r&b americani con quelle dei migliori artisti africani, in una condivisione del palcoscenico che simbolicamente vuol dire anche dialogo, integrazione ed esplorazione delle proprie radici comuni.

Il tripudio musicale che si instaura assume dunque un’importante risvolto sociale essendo intrinsecamente associato alla battaglia per i diritti civili.

Il potere della musica (e in questo caso del soul) non si limita però solo al contenuto o alla documentazione storica: i filmati inediti contenenti le esibizioni dei vari James Brown, B.B. King, The Crusaders e sull’altro versante Miriam Makeba, Afrisa con Tabu Ley Rochereau coprono buona parte del minutaggio e sembrano vivere per sé stessi,  dimostrando l’altissima qualità performativa degli artisti, del contesto peculiare generatosi nonché la bontà delle riprese effettuate all’epoca.

L’evento musicale riesce a svincolarsi dall’evento sportivo che inizialmente avrebbe dovuto racchiuderlo e in quanto opera filmica, Soul Power si dimostra peraltro essere già premonitore di celebrati e recenti concert movies a la Summer of Soul.

Anche la quinta giornata di Seeyousound 8 ha richiamato l’attenzione del pubblico verso opere diverse per genere, tematiche e stile, sebbene tutte unite dal raccordo fra musica e cinema.

Il Day6 è alle porte, si parte come sempre con le proiezioni pomeridiane per poi giungere carichi alla prima serata! Consulta tutto il programma di giornata qui di seguito.

DAY 6- 23/02

● 16:15 – Other People
● 16:00 – Delia Derbyshire: The Myths And The Legendary Tapes
● 18:00 – Poser
● 18:30 – The Nowhere Inn
● 20:00 –  Cortometraggi 7 Inch
● 21:00 – Tralala
● 21:15 – Deandrè#Deandrè – Storia Di Un Impiegato