LONG PLAY DOC
Una giovane pioniera dell’elettronica che, tra Dr.who e Cosey Fan Tutti, rivendica un posto nella memoria, una direttrice d’orchestra, la celebre Marine Alsop, alla ricerca di una legittimazione in un mondo super maschile, la figlia di una cantante icona del punk, Poly Styrene degli X-Ray Spex, alle prese con il suo disagio mentale, le mirabolanti avventure pseudo-radical-dopato-esistenziali di Moby e infine un viaggio “archeologico-psichedelico” nella tradizione della musica dell’Est: tre storie al femminile che declinano il concetto di affermazione, un biopic auto-pilotato di introspezione e il tentativo di congelare le radici ancestrali della tradizione musicale. Cinque racconti sullo sgretolamento delle evidenze, ma anche sull’abbattimento dei luoghi comuni, rivelano quanto la sensibilità verso il groove sia qualcosa che riporta sempre verso la vita, nonostante la grevità del presente, nonostante oggi sembra che l’universo imploda su sé stesso. Vale la pena di fermarsi un momento, riflettere per poi rialzarsi e agire, più che sprecare parole, cavalcando il suono. Chi può veda, anche oltre lo schermo. Anche se non gli è concesso.
Paolo Campana / curatore