INTO THE GROOVE
Into the Groove per sua natura è sempre stata la “vetrina” del festival, il contenitore in cui grandi nomi e grandi progetti vengono messi “sugli scaffali” per attrarre il pubblico e fargli scoprire il programma di Seeyousound, ricco e variegato in ogni sua sezione e ramificazione.
Mai come quest’anno la vetrina, però, risulta affollata e merita qualche distinguo. Ovviamente i grandi titoli continuano ad affollarla: si pensi al nuovo lavoro di Julien Temple, ormai storico amico del festival che ha scelto noi per l’anteprima italiana di Crock of Gold dedicato al genio maledetto di Shane MacGowan.
A questo poi si aggiungono i documentari imperdibili per ogni amante della musica come Don’t go gentle sugli IDLES e Rockfield, Everything e Osannaples, Trance e la chicca Blondie: Vivir en la Habana, oltre alla performance live di Pivio raccontata in Nothin’ at all.
C’è spazio per Torino, naturalmente: la prima visione assoluta de La musica non basta sui giovani talenti che rispondono al nome di Eugenio in Via Di Gioia, l’animazione di En rang par deux, i progetti di Jazz:Re:Found (La leggenda del molleggiato) e Torino Jazz Festival (Moondog can see you).
Un angolo della vetrina Into the Groove, infine, potrebbe apparire meno “esclusivo” ma assolutamente non lo è: contiene (ancora “nel cellophane”) alcuni dei titoli che già facevano parte del programma – in sezioni diverse – di Seeyousound 2020, il festival mai concluso dopo il lockdown giunto troppo presto.
Titoli che avevamo selezionato con passione e che eravamo certi avrebbero conquistato i nostri spettatori, ma che per un anno abbiamo dovuto tenere per noi. Ora ve li mostriamo, non fateveli sfuggire: da Cunningham a Kate Nash: Underestimate the girl, da Geula – Redemption a Lo spirito continua e The Juniper Tree.
Non fermatevi sulla soglia, entrate e gustatevi le tante proposte della versione 2021 di Into the Groove.
Carlo Griseri / Curatore