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SEEYOUSOUND DIARY – DAY 5

A cura della redazione Seeyousound

Una coda lunghissima che dal Cinema Massimo raggiunge la Mole Antonelliana: un’immagine straordinaria ed emozionante che caratterizza il quinto giorno di Seeyousound 9 e probabilmente ne segna (almeno finora) l’apice dal punto di vista di entusiasmo e ricezione di pubblico.

Il merito è di Meet Me In The Bathroom di Will Lovelace e Dylan Southern, presentato in Sala Cabiria per la sezione Into The Groove.

Il film vuole descrivere dall’interno la scena newyorkese dei primi anni Duemila: l’ultima e importante era del rock’n’roll prima dell’entrata in uso della tecnologia all’interno della musica; un’era pre Spotify, ideale, strafottente e romantica, riverberata e riecheggiata poi in tutto il mondo.

Nell’alternarsi di filmati d’archivio, riprese inedite e testimonianze di band che hanno definito e plasmato questa era, si ritrovano gruppi come The Strokes, Vampire Weekend, LCD Soundsystem, Yeah Yeah Yeahs e Interpol, nel clima di rinascita post punk di una New York segnata dalla tragedia delle Torri Gemelle.

La sezione non competitiva Rising Sound porta ancora una volta il pubblico a riflettere con un film intenso, che grida alla libertà e all’autoaffermazione delle donne Afghane. And Still I Sing, il primo documentario lungometraggio della regista afghana-canadese Fazila Amiri, tratteggia con sincerità e rabbia la condizione delle artiste afghane in un paese che rifiuta alle donne il diritto di essere. A introdurre il film, insieme alla curatrice di sezione Juanita Apràez Murillo, l’ex presidente della comunità afghana di Torino Mustafa Hamadi che ci racconta la drammaticità di ciò che sta accadendo nel suo paese d’origine e ci dà una breve panoramica delle ragioni storiche che hanno portato fino a questo punto. Il film, oltre ad essere un’emozionante dimostrazione di coraggio e instancabile lotta, è un appello all’azione per sostenere le attiviste che continuano a lottare per i diritti delle donne in Afghanistan.

Molto delicata e sottile è la metafora racchiusa nel mondo perfetto di The Ordinaries, lungometraggio del concorso di LP Feature, film di diploma e primo lungometraggio di finzione della regista Sophie Linnenbaum. «Secondo te è già tutto scritto?» chiede insistentemente Paula, protagonista del film, in un mondo meta-cinematografico diviso tra Personaggi Principali, Personaggi Secondari e personaggi tagliati, cesurati o in bianco e nero. Una lucida e amara analisi della società contemporanea che innesca nello spettatore la fatidica domanda: siamo davvero liberi, o siamo solo personaggi di un copione, predestinati sin dalla nascita? 

Seeyousound ha ancora molte cartucce da sparare: preparati a scoprirle nel Day 6!

DAY 6 - 1/03

● 15:30 – What You Could Not Visualise
● 15:45 – Country Gold
● 18:00 – Zillion
● 18:00 – Miùcha – The Voice Of Bossa Nova
● 20:00 – 7 Inch Shorts (concorso cortometraggi)
● 21:00 – The Second Summer Of Love
● 21:00 – Frequencies – Contest Finale (Cinema Teatro Maffei)
● 21:15 – Nothing Compares